Tempo di Congregazioni


Ormai giunti alla sesta congregazione generale del Sacro Collegio, ci sembra doveroso formulare un breve commento e tracciare un bilancio dell'attività svolta dagli Eminentissimi in questi giorni cruciali. 

Innanzitutto premettiamo che ci baseremo sulle esigue informazioni attendibili (o quantomeno verosimili) trapelate dall'Aula del Sinodo e riportate dalla stampa tra una selva di mille ipotesi e fantasie su presunti complotti e intrighi. Purtroppo anche la Sala Stampa vaticana non è riuscita ad arginare efficacemente questi fenomeni con i quotidiani briefing tenuti da padre Lombardi, da lui stesso definiti "quello che passa al convento" [sic!]. Quindi, mentre certi vaticanisti rispolverano il vecchio copione del "corvo" infiltrato nei sacri palazzi, noi prendiamo le distanze da questo chiacchiericcio e dal "toto-papa" che va ora tanto di moda.

La macchina del conclave è stata messa in moto seguendo parola per parola le disposizioni della costituzione "Universi Dominici Gregis". Il primo di marzo il Cardinal Decano ha inviato la lettera di convocazione (qui pubblicata da MiL) ai porporati colleghi fissando la data d'inizio delle congregazioni il lunedì 4. Dopo quattro sedute, unici ritardatari erano gli Eminentissimi Nyc e Pham Minh Man, giunti a Roma oggi. Questi ritardi, da molti interpretati con la volontà di ritardare l'extra omnes, sono dovuti ufficialmente a indisposizioni dei cardinali od a inderogabili impegni pastorali, ma ciò lascia comunque perplessi. Fatto sta che non è ancora stata fissata la data di ingresso dei Cardinali nel Sacellum Sixtinum. Per Sodano la decisione verrà presa “quando i tempi saranno maturi” e, in attesa di tale maturazione i porporati discutono di riforme, etica, finanza e persino vengono toccate questioni dottrinali. Sono 51 i Cardinali che hanno preso la parola in aula, gli interventi più attesi (che non possono superare i 5 minuti) sono stati dei cardinali Scola, Piacenza, Mahony, Oullet e Burke; più tecnici quelli degli eminentissimi Bertello, Calcagno e Versaldi. Grande assente tra i temi affrontati è la liturgia, punto fondamentale del pontificato di Benedetto XVI. 

In tutto questo vasto panorama di discussioni e consultazioni non mancano alcune uscite infelici. I briefing improvvisati dai porporati a stelle e strisce hanno creato non pochi imbarazzi alla sala stampa vaticana che, correndo ai ripari, ha intimato ad alcune Eminenze di sospendere la discutibile trovata. Ma non solo gli Americani si sono lasciati sfuggire qualche dichiarazione di troppo, tralasciando la promessa, l'obbligo e il giuramento pronunciati solennemente poche ore prima.
Degna di nota e plauso è stata invece la raccolta e commossa preghiera dei cardinali che, radunati attorno all'altare della Cattedra in San Pietro in adorazione del Santissimo, hanno invocato il Paraclito affinché doni alla Chiesa un Pastore ad immagine di Cristo. 

ORATIO PRO ELIGENDO ROMANO PONTIFICE

Deus, qui, pastor aeternus, gregem tuum assidua custodia gubernas, eum immensa tua pietate concedas Ecclesiae pastorem, qui tibi sanctitate placeat, et vigili nobis sollicitudine prosit.




Cogliamo l'occasione per ringraziare gli amici di Sacris Solemniis per il graditissimo post che ci hanno dedicato sul loro ottimo blog. Accogliamo volentieri i consigli e auguriamo loro una feconda prosecuzione dell'attività già mirabilmente in corso. Ad multos annos!
Immagine Corbis


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